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Karate Karate

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Wadō-ryū (和道流) è una scuola di karate; oggi tre organizzazioni insegnano lo stile Wadō-ryū: la Japan Karate-dō Federation Wadōkai (abbreviata a: Wadōkai; "Zen Nihon Karate-dō Renmei Wadokai" in Giappone), la Wadōryū Karatedō Renmei, e la Wadō Kokusai Karatedō Renmei (abbreviata a Wadō Kokusai; conosciuta inoltre come la Wadō International Karatedō Federation [WIKF]).

Indice

1 Il Fondatore e la storia del Wado-Ryu

2 Le caratteristiche

3 Il Wado-ryu oggi

1- Il Fondatore e la storia del Wado-Ryu.

Il fondatore del Wado-ryu è Hironori Otsuka, nato il 1º giugno del 1892 ad Ibaragji, nel Giappone. Otsuka iniziò i suoi studi delle arti marziali sin da piccolo, sotto la guida di suo zio Chojiro Ebashi, che gli insegnò i principi del Jujitsu. Attraverso lo studio del Jujitsu, che continuò per 17 anni, Otsuka rimase influenzato del movimento e dell'importanza delle movenze naturali e fluide che diverranno una caratteristica fondamentale del Wado-ryu. Infatti nelle tecniche di difesa ed attacco l'uso del corpo, il peso ed il movimento dell'avversario sono elementi importanti quanto i movimenti del proprio corpo.

Nel 1917 Otsuka si avvicinò anche all'Aikido, attraverso la conoscenza del maestro Morihei Ueshiba. Ma è nel 1922 che per la prima volta Otsuka entra in contatto con il Karate ed iniziò a studiarlo sotto la guida del maestro Gichin Funakoshi, che proprio in quegli anni era stato invitato in Giappone dal Dipartimento dell'Istruzione Giapponese. Nel 1928 e 1929 Otsuka continuò la sua conoscenza del Karate studiando con il maestro Mabuni Kenwa, il fondatore dello stile Shyto-Ryu. Nel 1934 Otsuka iniziò la propria scuola con il nome di Dai Nippon Karate Shinko Club, e questa è considerata come la data ufficiale della nascita del Wado-ryu, che fu riconosciuto come uno stile indipendente nello stesso anno. Negli anni successivi il Wado-ryu crebbe e furono aperti nuovi dojo e lo stile iniziò ed essere insegnato nelle varie Università. Nel 1938 fu organizzato il Dai Nippon Karate Shinbukai (Dai = "grande", Nippon = "Giappone", Shinbu = "promuovere", Bu kai = "associazione"), nella quale l'istruttore principale era Otsuka Hironori, il presidente invece era Eriguchi Eiichi. Tuttavia fino agli anni 60 le Arti Marziali e lo stile Wado-ryu, rimasero confinati al Giappone, ma nel 1963 una squadra di tre esperti, composta da Arakawa, Takashima e Tatsuo Suzuki, partì per l'America e l'Europa per diffondere le Arti Marziali. La loro missione ebbe molto successo e il Wado-ryu Karate venne riconosciuto a livello mondiale. Nel 1964 nacque l'Official all style Zen Nippon Karatedo Renmei (FAJKO); il Wadokai assumeva il nome di FAJKO Wadokai, oggi JKF - Wadokai (Japan Karate Federation Wadokai), poiché il Wadokai ha una cooperazione con la JKF, che è la federazione ufficiale in Giappone. Dagli anni 70 Otsuka continuò ad insegnare in Giappone, mentre alcuni insegnanti giapponesi continuarono a diffondere il Wado-ryu nel resto del mondo. In Europa Suzuki si dedicò all'Inghilterra, e poi anche all'America, Toyama in Italia, a tutt'oggi è Masafumi Shomitsu il caposcuola europeo. Otsuka ha continuato a condurre il Mondo del Wado-Ryu Karate fino al 20 novembre 1981, quando ha deciso di abdicare come Grande Maestro ed ha nominato suo figlio Hironori Otsuka II quale suo successore. Hironori Otsuka muore il 19 gennaio 1982.

2- Le caratteristiche

Wado-ryu significa Via della Pace, comprende influenze dal Jujitsu, dallo Shito-Ryu, dallo Shotokan e dell'Aikido. Alla base dello stile Wado-ryu è il movimento, la fluidità, "scivolare come una goccia d'acqua" è il fine da raggiungere, Ohtsuka stesso insegnò che il proprio movimento è la manifestazione del proprio spirito. Infatti il Karateka si difende attraverso rotazioni, spostamenti laterali e movimenti molto veloci e fluidi, e contemporaneamente contrattacca l'avversario attraverso colpi precisi e mirati.

La torsione dell'anca è fondamentale, poiché viene accentuata per generare forza e potenza e per poter realizzare tecniche rapide ed energetiche. Il Wado Ryu oltre che pratica sportiva, è filosofia, si separa dalla mera ginnastica, per approcciarsi alla vita stessa di chi lo pratica, entra a far parte dello spirito del karateka, il quale, in cambio di una pratica rigorosa e costante, verrà ricompensato da una fortificazione del corpo e dello spirito, il carattere di un vero karateka è come una canna di bambù: un ramoscello flessibile, ed all'occasione, una frusta. Il karateka sarà temprato a non arrendersi alle difficoltà, a volersi migliorare ad ogni occasione.

Odiernamente l'intero sistema del Wado-ryu è composto di:

16 Kata: di cui 6 base, Kihon Kata, Pinan Nidan, Pinan Shodan, Pinan Sandan, Pinan Yodan, Pinan Godan, e 10 superiori, Kushanku, Naihanchi, Seishan, Chinto, Bassai, Jitte, Wanshu, Rohai, Niseshi, Jion. A questi qualcuno aggiunge Suparimpei, Unsu, Kunpu. Tuttavia, il maestro fondatore considerò soltanto 9 i Kata fondamentali puri: 5 Pinan + Kushanku, Naihanchi, Seishan, Chinto.

31 Kumite: 12 Sanbon Kumite, 8 Ohyo Kumite, 10 Kihon Kumite, Jiyu Kumite; sono inoltre codificati 10 Ippon Kumite e 2 Nihon Kumite.

Tecniche: 10 Tanto Dori, 5 Tachi Dori, gli Hidori.

Dal punto di vista psico-motorio, il Wado Ryu in generale, considerate le sue peculiarità può essere consigliato a bambini a partire da 5 anni indirizzandoli anche all'agonismo. Anche chi è più maturo, o anziano lo può intraprendere amatorialmente: vista la sua fluidità di movimento, può essere consigliato per tonificare polmoni, diaframma ecc ecc; inoltre nel karate ci si esercita scalzi e questo fortifica la pompa plantare rinforzando il cuore.

3- Il Wado-ryu oggi

Il Wado Ryu, è oggi diviso sotto due linee di pensiero: Il Wado Ryu Academy e il Wado Kay.

Il Wado Ryu Academy, pone come figura principale Hironori (Jiro) Otsuka II (X Dan), il figlio del fondatore dello stile che ha ereditato il grado e che segue le fila indirizzategli dal Soke stesso (suo padre). Nel vasto territorio mondiale, egli ha posto come caposcuola europeo il maestro Masafumi Shomitsu IX Dan Hanshi fondatore della Wado Academy.

Il Wado Kai è stata fondata dal M° Hironori Otsuka in persona, per divulgare il Wado Ryu nel mondo, ora è gestita da uno dei più abili allievi del fondatore: Il maestro Tatsuo Suzuki (IX Dan). Che modificò la linea indicatagli da Otsuka, ed introdusse gli Ohio Kumite. Suzuki portò il Karate Wado Ryu dapprima in Inghilterra, poi nel resto dell'Europa e negli Usa. Sicuramente la sua bravura e qualifica non ereditata ma acquisita lo pone come uno dei maestri storici di questo stile.

La diatriba che portò alla scissione tra Wado Ryu e Wado Kay, è da attribuire al fatto che i maestri dell'associazione Wado Kay (che in passato faceva parte, come associazione, del Wado Ryu, e che solo da 30 anni è di fatti uno stile) chiedevano a torto o a ragione un'autonomia che il M° Otsuka probabilmente per motivi economici non voleva concedergli. La situazione si tradusse in un processo, nel quale vi fu la separazione legale delle due correnti dello stesso stile. In realtà gli stili di Wado Ryu proposti sia da Wado Academy che da Wado Kai sono differenti anche se hanno lo stesso substrato. La Wado Academy privilegia tecniche di Ju Jitsu con molte proiezioni e leve, il Wado ryu proposto dalla Wado Kay invece privilegia gli Atemi (colpi) assieme a tutto il repertorio tipico di questo stile. Si tratta dunque di punti di vista differenti ugualmente efficaci.

 

IL KARATE

Per molti secoli Okinawa – nell’arcipelago delle Ryu-kyu – aveva mantenuto rapporti commerciali con la provincia cinese di Fukien e fu così, probabilmente, che conobbe il kempo o chuan-fa / quan fa («Via del pugno»), nato secondo la tradizione nel monastero di Shaolin, modificandolo col passare degli anni secondo metodi locali.

Sho Hashi, re di Chuzan, nel 1429 unificò i tre regni di Okinawa. Sho Shin, per mantenere la pace, intorno al 1500 vietò il possesso di armi, che furono raccolte e chiuse in un magazzino del castello di Shuri.

Dopo la battaglia di Sekigahara, i Tokugawa vittoriosi concessero al clan degli Shimazu, che governavano il bellicoso feudo di Satsuma nell’isola di Kyushu, di occupare le Ryu-kyu: 3.000 samurai compirono l’invasione senza incontrare valida resistenza (1609). Poiché fu rinnovato il divieto di possedere armi e persino gli utensili di uso quotidiano come bastoni e falcetti dovevano essere chiusi nei magazzini durante la notte, gli abitanti si dedicarono in segreto allo studio di una forma di autodifesa da usare contro gli invasori. Nacque così la scuola Okinawa-te («mano di Okinawa»), detta anche to-de («mano cinese» [l’ideogramma to caratterizza la dinastia Tang]), che si differenziava in tre stili: Naha-te, sul modello del kung-fu / gongfu della Cina meridionale, Shuri-te e Tomari-te, sul modello del kung-fu / gongfu della Cina settentrionale. Va precisato che Naha era la capitale dell’isola, Shuri la sede del castello reale e Tomari la zona del porto (oggi Shuri e Tomari sono quartieri di Naha).

Il primo maestro delle Ryu-kyu fu Sakugawa di Shuri (1733-1815), soprannominato “Tode” perché combinò il kempo, da lui studiato in Cina, con le arti marziali di Okinawa. Fu suo allievo Sokon Matsumura (1809-1901), maestro di Anko Azato (1827-1906), a sua volta maestro di Funakoshi. Anko Itosu (1832-1916), allievo esterno di Matsumura, grande amico di Azato e anch’egli maestro di Funakoshi, introdusse il to-de nelle scuole di Okinawa e mise a punto i cinque kata detti Pinan.

Il primo Maestro di Okinawa a recarsi in Giappone fu Choki Motobu di Shuri (1871-1944), straordinario combattente ma illetterato, che perciò non ottenne grande successo come insegnante. Solo con l’arrivo di Funakoshi il karate poté diffondersi nel paese del Sol Levante.

 Gichin Funakoshi nacque a Shuri (1868-1957). Bambino gracile e introverso, si appassionò alle arti di combattimento: studiò con Azato, padre di un suo compagno di scuola e maestro di svariate arti marziali, poi con Itosu, quindi con Matsumura. Era non solo un abile calligrafo, ma conosceva anche i classici cinesi; pertanto nel 1888 cominciò ad insegnare in una scuola elementare.

Nel 1921 passò per Okinawa il principe Hirohito, diretto in Europa, e nel castello di Shuri Funakoshi organizzò un’esibizione che fu molto apprezzata. Lasciato l’insegnamento, nella primavera del 1922 Funakoshi fu scelto per eseguire una dimostrazione di karate alla Scuola Normale Superiore Femminile di Tokyo, ove si stabilì. Nel 1922 scrisse Ryu-kyu kempo: karate (karate significava ancora «mano cinese» e i nomi dei kata erano quelli originari di Okinawa). Nel 1935 pubblicò Karate-do kyohan, molti anni dopo tradotto dal maestro Oshima.

I primi anni furono difficili soprattutto sotto l’aspetto economico. Nel 1931 il karate fu ufficialmente riconosciuto dal Butokukai, l’organizzazione imperiale per l’educazione della gioventù. Dopo aver utilizzato un’aula del Meisei Juku (un ostello per studenti di Okinawa nel quartiere Suidobata), per qualche tempo Funakoshi fu ospite nella palestra del maestro di scherma Hiromichi Nakayama. Nel 1936, grazie al comitato nazionale di sostenitori del karate, venne costruito il dojo Shotokan («casa delle onde di pino») a Zoshigaya. “Shoto” era lo pseudonimo che Funakoshi usava da giovane nel firmare i suoi poemi cinesi.

Per facilitare la diffusione del karate in Giappone l’ideogramma to, che si leggeva anche kara («cinese»), fu cambiato con un altro avente la stessa pronuncia, ma il significato di «vuoto» (sia nel senso di «disarmato», che in riferimento allo stato mentale del praticante, concetto Zen di mu-shin). Vennero inoltre cambiati in giapponese i nomi originali delle tecniche e dei kata per renderli più comprensibili.

Nel dopoguerra il generale Mac Arthur proibì la pratica delle arti marziali, ritenute l’anima dello spirito militarista nipponico, ma a poco a poco l’interesse per il karate crebbe anche in Occidente e Funakoshi fu ripetutamente invitato a dare dimostrazioni.

Funakoshi lasciò la direzione dello Shotokan al figlio Yoshitaka, che trasformò profondamente lo stile elaborato dal padre, inserendovi attacchi lunghi e potenti, che facevano uso di nuove tecniche di calci. Yoshitaka morì di tubercolosi nel 1953.

Shotokan, Wado-ryu, shito-ryu e goju-ryu sono i quattro stili più importanti di karate.

(Tratto dal sito ufficiale della FIJLKAM)