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Donna Difesa

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DESCRIZIONE DEL CORSO

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Le lezioni pratiche si svolgono sulla materassina di judo (tatami).

Si consiglia di venire già in tuta togliendosi le scarpe prima di salire sul tatami.

E' richiesto un certificato medico per svolgere attività sportiva non agonistica.

Orario: Venerdì dalle 20:00 alle 21:30.

Insegnante responsabile: Giuseppe.

Il corso può durare dalle 10 alle 12 lezioni.

Sono previste delle lezioni teoriche di criminologia e psicologia.

METODO GLOBALE AUTODIFESA F.I.J.L.KA.M.

Il Metodo Globale Autodifesa - Fijlkam si basa su una sintesi delle discipline praticate nella stessa Federazione (Judo, Ju jutsu, Karate, Aikido, Lotta).

Ciascuna di esse ha contribuito con l’apporto delle dirette esperienze di lavoro, sportive e didattiche, alla codificazione del metodo di base e dei successivi livelli, con particolare riferimento alle sue applicazioni a situazioni reali.

La particolarità di questo metodo consiste nel fatto che non si basa sulle prerogative fisiche dei praticanti, bensì sulla capacità degli stessi di trasformare a proprio vantaggio le energie utilizzate da chi intende offendere.

MGA è una vera e propria arte marziale che corre trasversalmente tra tutte le discipline federali, costruita esclusivamente sulla difesa e sulla capacità di controllare l’aggressore.

Lo scopo che si propone non è quello di attirare praticanti lasciando credere loro che dopo la frequenza di un breve corso saranno imbattibili, ma di chiarire a coloro che si avvicineranno a questo metodo che attraverso lo sviluppo di alcuni meccanismi psicofisici si possono prevenire situazioni rischiose o contrastare aggressioni non previste tutte le volte che si fosse costretti ad agire per vincere una violenza non giustificata.

Motivazioni Giuridiche

MGA è un metodo il cui fine è esclusivamente l’addestramento all’autodifesa secondo concetti addestrativi più moderni, che non intendono stravolgere i contenuti classici propri delle arti marziali nipponiche.

In questo sistema l'esigenza giuridica viene tutelata nella misura in cui, il praticante, conoscendo le tecniche su cui è basato il “metodo” ed applicandole nella maniera dovuta, agisce nella piena legalità giacché le stesse, oltre che rientrare tra le “cause oggettive di giustificazione del reato”, definite anche scriminanti, nella generalità dei casi non lasciano tracce o segni di forza per il fatto che tutto il metodo è costruito esclusivamente sulla difesa e sulla capacità di controllare l’aggressore. 

Proprio per questi motivi MGA è stato studiato per fornire ai praticanti una forma di autodifesa finalizzata alla possibilità di limitare i danni in caso di aggressioni e per i più capaci, riuscire ad evitarla per esercitare successivamente una forma di controllo sull’aggressore stesso.

Dalla sua costruzione si rileva che è stato eliminato tutto ciò che presume l’applicazione violenta della forza fisica, esaltando invece l’applicazione del principio della flessibilità e della cedevolezza.

In questo modo colui che si difende mediante le tecniche previste dal MGA, qualora dovesse sbagliare nel graduare la forza impiegata nell’eseguire le tecniche insegnate, difficilmente potrà causare all’aggressore danni tali da non poter essere ricondotti al principio della “proporzionalità” tra difesa ed offesa.                                                                                                                  

Il Metodo Globale Autodifesa F.I.J.L.K.A.M. è stato adottato nelle Scuole ed Istituti d’Istruzione della Polizia di Stato, dai Reparti Antiterrorismo della Guardia di Finanza, dalla Polizia Penitenziaria, dal Corpo delle Capitanerie di Porto e recentemente anche dal Reggimento Paracadutisti Folgore.

PROGRAMMA I° LIVELLO (BASE)

In questo livello, gli esercizi propedeutici sono finalizzati all’apprendimento semplice ed assimilabile del concetto di “flessibilità” e “cedevolezza”.

Le tecniche applicate, invece, tendono a sviluppare l’abitudine al contatto fisico sollecitando l’allievo a reagire in modo istintivo di fronte alla possibilità di un’aggressione mediante semplici spostamenti, squilibri e leve articolari.

Le azioni vengono eseguite lentamente per consentire agli stessi di assimilare naturalmente le posizioni corrette, senza preoccuparsi della forza fisica e della perfezione della tecnica.

In questo corso vengono eccezionalmente introdotti elementi tecnici propri di una seconda e più complessa fase dell’addestramento, nella  quale le azioni di difesa oggetto di studio, vengono applicate a forme  di aggressione, con bastone, coltello, pistola o armi occasionali. Tutto ciò allo scopo di mettere la vittima dell’aggressione in condizione di rispondere efficacemente alle eventuali problematiche che si dovessero verificare.

Tutte le esercitazioni sulle tecniche di difesa saranno effettuate anche in condizione di stress psicofisico (all’uopo procurato), con la finalità di dare al corsista un più diretto riscontro tra la difesa simulata e quella reale.

 

PROGRAMMA I° LIVELLO

In questo livello, gli esercizi propedeutici sono finalizzati all’apprendimento semplice ed assimilabile del concetto di “flessibilità” e “cedevolezza”.

Le tecniche applicate, invece, tendono a sviluppare l’abitudine al contatto fisico sollecitando l’allievo a reagire in modo istintivo di fronte alla possibilità di un’aggressione mediante semplici spostamenti, squilibri e leve articolari.

Le azioni vengono eseguite lentamente per consentire agli stessi di assimilare naturalmente le posizioni corrette, senza preoccuparsi della forza fisica e della perfezione della tecnica.

In una seconda fase dell’addestramento, le azioni vengono applicate alle varie forme di difesa da aggressioni a mani nude, con bastone, coltello, pistola o armi occasionali.

NOZIONI COMPLEMENTARI ALLA PRATICA DELLA DIFESA PERSONALE

 

  • ELEMENTI DI DIRITTO APPLICATI ALL’AUTODIFESA  

-         Il reato (Elementi oggettivi e soggettivi)

-         Cause di esclusione del reato (Libro I artt. 50-55 C.P)

-         Le scriminanti

-         Le scusanti

-         La legittima difesa (art. 52 C.P.)

-         Casistica e giurisprudenza in tema di legittima difesa

 

  • ELEMENTI DI PSICOLOGIA APPLICATI ALL’AUTODIFESA  

-         L’aggressore

-         La vittima

-         Prevenire l’aggressione

-         Atteggiamento psicologico di chi è aggredito

-         “Le regole d’ingaggio” i quattro codici (bianco, giallo, arancio, rosso)

-         Situazioni e soluzioni

-         Le aggressioni sessuali

-         Aggressioni a caldo

-         Aggressioni a freddo

-         Il dopo aggressione

  

  • FISIOLOGIA DELL’AGGRESSORE

-         I punti vitali

 ATTIVITA’ TECNICO PRATICA

 

 1.      ATTIVITA’ MOTORIA PROPEDEUTICA ALL’AUTODIFESA

  • Esercizi di sensibilità;
  • squilibri;
  • spostamenti del corpo;
  • posizioni del corpo;
  • le diverse posizioni di guardia in piedi;

-         bassa;

-         media;

-         alta.

 

2.     FONDAMENTALI

 

  1. tecniche di parata;
  2. tecniche di schivata;
  3. tecniche di percussione con gli arti superiori e quelli inferiori;

-     pugno;

-     schiaffo;

-     colpo a mano aperta;

-     gomito;

-     calcio frontale;

-     calcio circolare;

-     calcio laterale.

   4 Leve articolari fondamentali:

  1. leva al gomito “leva nr. 1”;
  2. flessione indietro del braccio “leva nr. 2”;
  3. torsione del braccio passando sotto il braccio con torsione in senso antiorario “leva nr. 3”;
  4. rovesciamento esterno del polso “leva nr. 4”.

 3.   CONCATENAMENTO DELLE LEVE ARTICOLARI FONDAMENTALI

 

4.    TECNICHE DI LIBERAZIONE DA PRESA AI POLSI.

 

5.   TECNICHE DI DIFESA DA AGGRESSIONE FRONTALE.
  • L’aggressore tira con una mano;
  • L’aggressore spinge con una mano;
  • L’aggressore tira con due mani;
  • L’aggressore spinge con due mani.

6.   TECNICHE DI DIFESA DA AGGRESSIONE ALLE SPALLE.

L’aggressore attacca;

  1. Tirando un polso;
  2. Al collo per strangolare con
  3. un braccio

-    due braccia

  1. Al torace
  2. lasciando le braccia libere;
  3. bloccando un braccio;

-    bloccando due braccia;

  1. Allo scopo di far girare l’aggredito per un attacco successivo tirando per una spalla.

 

7.   DIFESA DA AGGRESSIONE CON:

  1. Pugni;
  2. Bastone;
  3. Coltello (siringa, bottiglia rotta, arma occasionale);
  4. Calci;
  5. Minaccia con pistola di fronte o alle spalle.

8.   INTRODUZIONE ALLE TECNICHE DI CADUTA MEDIANTE ROTOLAMENTO.

9.    ESERCIZI PROPEDEUTICI ALLA DIFESA DA TERRA DA AGGRESSIONE:

  • Posizione di guardia a terra.
  • elementi di difesa passiva ed attiva

10.  DIFESA CON ARMI IMPROVVISATE

11.  DIFESA DA PIU’ AGGRESSORI